FATTO NEGLI ANNI MDCCXL. I. II. III. IV. DAL SIGNORE GIORGIO ANSON

Sarei troppo noioso al mio lettore, se io volessi entrare in un dettaglio de’ vari disastri, strapazzi, e spaventi che soffrimmo, scriveva il Cappellano del Centurion Riccardo Walter avendo già raggiunto il Grande Oceano dopo Capo Horn. Pubblicato nel 1748 con il titolo A voyage round the world, è il diario della spedizione di Lord Anson e della sua flotta. Un immenso viaggio per mare, potente, tragico e sovvertitore, percorrendo il globo e i due emisferi per quattro anni e toccando le quattro parti del mondo allora conosciuto; la quinta doveva ancora essere scoperta.

Era in corso il conflitto anglo-spagnolo (1739-1742) e il Commodoro George Anson era stato incaricato di guidare uno squadrone di otto navi in una missione per distruggere o catturare i possedimenti dell’Oceano Pacifico dell’Impero Spagnolo. Delle sei navi da combattimento, solo la nave ammiraglia Centurion completò la missione e dei 1854 uomini, fra marinai e soldati imbarcati in Gran Bretagna, ne tornarono solo 188, decimati dallo scorbuto, dalla fame e dalla sete.

Ma il viaggio fu notevole: dalla presa delle Falkland al tragico passaggio di Capo Horn, la sosta nell’Isola di Juan Fernandez, l’incendio di Paita in Perù, la navigazione dal Messico alle attuali Isole Marianne, e poi i problemi con i cinesi a Macao, ma finalmente la cattura del galeone di Manila e il ricco bottino ricavato e poi il ritorno attraverso il Capo di Buona Speranza.

A voyage round the world fu di importanza fondamentale per le successive spedizioni; Byron, Carteret, Wallis, De Surville, Bougainville, La Pérouse, Cook e, ultimo ai primi dell’Ottocento, il russo Krusenstern portarono con sé questo libro consultandolo e citando costantemente Anson nei loro diari di navigazione.

Un libro di mare, di avventura, di viaggio, di forza e disperazione, di sconfitte (tante), di resistenza alle avversità, ma anche un libro per viaggiare nello spazio e nel tempo, nel Grande Oceano, alla ricerca dell’altrove che è sempre più in là.

Con il testo introduttivo di Joseph Conrad Sulla geografia e alcuni esploratori, uscito nel marzo 1924 su National Geographic.